Qual è il vostro miglior pregio?
Credo di avere come mio pregio l’essere molto altruista, socievole ed empatico.
Qual è il vostro miglior difetto?
Sicuro allo stesso tempo di essere molto altruista e a volte capitato almeno una volta nella vita di avere a che fare con persone che non meritavano neanche la mia attenzione. L’importante, a parer mio, imparare con l’esperienza questa persone, assecondarle e poi dirle ciao ciao.
Il libro piú bello o che ti vi a cambiato la vita?
Leggo davvero tanti libri, circa 2 al mese, se sto in forma ma 1 sicuro, vado sul genere motivazionale e biografico su persone che ce l’hanno fatta nella vita, credetemi che si capiscono molte cose se soltanto ognuno di noi leggesse poche righe di persone vincenti e sul loro modo di pensare in passato per divenire, poi, ci che conosciamo in futuro. Quindi rispondendo alla domanda sul libro che mi ha cambiato la vita, sicuramente l’autobiografia di Phil Knight / l’arte della vittoria, il creatore della Nike.
Il dipinto che più le piace?
Non mi reputo amante dell’arte e di questi argomenti a riguardo, ma cerco di acculturarmi su più rami e il dipinto che più mi ha incuriosito l’urlo di Munch, il quale il pittore trae spunto dalla sua esperienza e nel dipinto vuole rappresentare la condizione esistenziale dell’uomo moderno, addolorato dalla solitudine e dall’angoscia.
Il film migliore di tutti i tempi?
Mi reputo un accumulatore di film seriale, vedo film e documentari come se mangiassi o bevessi. Il mio genere preferito l’horror e il giallo, lo scoprire chi sia stato, chi possa aver causato la morte di un’altra persona, come accaduto, mi sempre accaduto l’emblema, sia nei film cos come nella vita reale, e quasi sempre uscendone vincitore nello scoprire fatti misteriosi. Per rispondendo alla domanda, il film migliore di tutti i tempi, il quale non centra nulla con il mio genere, sicuramente un film tratto da una storia realmente accaduta, ed IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE. Tanto significato e che ci mostra ci che non debba ripetersi mai più sul mondo. Ancora oggi ricordo le anime di quelle persone e mi chiedo come abbiano potuto sopportare quelle pressioni, vorrei vivere gli stessi istanti che hanno vissuto in quei momenti solo per stargli ancora più vicino, una sciagura, una guerra a senso unico di marcia. Una sciagura da non ripetersi.
Cosa ne pensate degli oscar di quest anno?
Ho sempre visto con molto interesse le premiazioni degli Oscar per sapere dal vivo chi fossero gli eletti, posso soltanto dire che chi terra tra le mani quel premio non posso fare altro che porgli o porle i miei complimenti per un riconoscimento cos tanto ambito in ogni parte del mondo. Quest’anno il premio andato a Chlo Zhao per Nomadland, prima di lei solo la collega Kathryn Bigelow aveva vinto la statuetta per la regia ed la prima regista asiatica. Poi, I quattro premi per la recitazione â attore e attrice, protagonista e non protagonista â sono andati rispettivamente a Anthony Hopkins (The Father), Frances McDormand (Nomadland), Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah) e Yuh-Jung Youn (Minari).
Qualè il tuo gruppo o cantante musicale preferito?
Allora, lavorando come conduttore radiofonico ascolto quotidianamente molta musica e tantissimi artisti, con generi diversi e stili di canto differenti, ma da tempo sempre ascolto Emis Killa con i suoi testi molto significativi sul passato. Mi danno una carica e delle vibrazioni positive che aumentano ogni volta che ascolto le sue parole. Chi ti ha ispirato nella tua carriera? Da conduttore radiofonico ho da sempre ammirato Alessandro Cattelan ( Ale Cattelan ). Molto dinamico e si vede che fa radio proprio come piace a me, un mio ideale, lo ammiro molto, mi aspiro a lui, mi piace il suo modo di condurre le puntate, tanta carica e vitalità non il solito speaker che non sa nemmeno cosa ha mangiato a colazione e non ha nulla da raccontare al pubblico.
Se potreste trascorrere una giornata con un artista vivo o morto chi scegliereste?
Una domanda molto intrigante ma allo stesso tempo con tanto valore, ti posso dire che ho tante persone con cui vorrei trascorrere del tempo, dopo mia nonna che venne a mancare qualche anno fa, ora passiamo agli artisti. Vorrei essere qualche ora con Tot, il mitico Total che tutta Napoli e tutto il mondo conosce e anche co Mario Merola. Poi un bel giorno, perch no, trascorlerlo proprio con il grande Alessandro Cattelan!
Una frase o una citazione che non dimentichereste mai?
Se un cieco conduce un altro cieco cadono ambedue in un fosso. GES Una frase con un significato enorme! A volte ci facciamo consigliare o ci viene detto cosa fare da persone che non sanno minimamente nulla di ci che stiamo facendo! Io dico a tutti loro di andare per la propria strada e affidarsi soltanto a chi ci riuscito in quel contesto di prendere consigli e giudizi. Se non avessi fatto lâ artista (specificare lâ arte dellâ intervistato: scrittore, scultoreâ)
Lei cosa ne penzate avreste fatto nella vostra vita?
Diciamo che i miei inizi sono da un animatore turistico, sono partito per la mia prima volta quando avevo la tenera etá di 16 anni e mi sono innamorato di questo lavoro, crescendo ho conosciuto molto persone e nel frattempo ho corroborato il mio carattere e rafforzato le mie skills lavorative, consiglio a tutti di fare anche solo un anno di animazione e capirete cosa si cele dentro questo lavoro, ma dettp ci, col tempo ho imparato tanto anche ad intrattenere un pubblico da un palcoscenico, da vicino, faccia a faccia, avere a che fare con migliaia di persone al giorno stato per me propedeutico per affrontare il mondo che ho scelto poi nel 2018 di cui oggi me ne sono innamorato all’ennesima potenza, ovvero, ho da sempre amato il mondo radiofonico, da quando ero bambino, e ora eccomi qui, rispondendo alla domanda, esatto, un conduttore radiofonico per me un’ artista vero e proprio. Credo che non sia da tutti intrattenere migliaia di persone con un discorso, una notizia, una storia incantevole o di cronaca, non facile essere al microfono e avere il tempo che scorre avanti ai tuoi occhi e in quel determinato tempo terminare un discorso. Poi dipende da tante dinamiche, se si una persona loquace e che allo stesso tempo sa come intrattenere gli ascoltatori potrebbe parlare anche ore intere! Il perfezionismo non va bene, bisogna guardare oltre gli schemi, la radio amicizia con l’ascoltatore, ridere come se stessi al bar, se ci facciamo prendere la perfezionismo siamo solo conduttori che stiamo lavorando e basta, non ci sará alcun legame con chi ci ascolta, non ci sarà un sequel conoscitivo, nulla di nulla se si vuole puntare al troppo pignolo e cercare di non sbagliare, perché se ti concentri a non sbagliare, sbaglierai perché sei concentrato su altro, siate voi stessi ( ho voluto aprire questa parentesi per un consiglio a chi voglia intraprendere questa strada da conduttore radiof onico ). Ora continuando la risposta su cosa penso avrei fatto nella vita se non avessi deciso di entrare in radio? La radio.
E per ora sono su RTL 102.5 – NAPULÈ
in cui ci sono canzoni moderne e evergreen per prendere tutti i tipi di ascoltatori di musica napoletana
E su un altra emittente chiamata RTC TARGATO NAPOLI
Havete dovuto compiere molti sacrifici per arrivare dove lei e ora? Il gioco valso la candela?
In tutto bisogna compiere sacrifici, in qualsiasi cosa si voglia nella vita, io ho investito e sto investendo gran parte del mio tempo in tutto e per tutto nella radio, preparando argomenti, scalette, informazioni, notizie, cerco di cogliere anche la minima notizia che possa incuriosire le persone. Ruba molto tempo della mia vita, ma infondo un investimento a vincere, a vincere ci che voglio in futuro e se qualcuno mi chiede: “Ma ne vale la pena?” Io gli direi: “SI!”. Spiega la tua arte in una frase o, ancora meglio, in una parola. Impossibile descriverla in una sola parola, ma cerco di scrivere il minimo per centrare la richiesta. Il mondo della radio in generale se dovessi raffigurarla con una sola parola, direi: ORIGINALE Bisogna essere originale, sempre al passo col tempo, molto acculturato, vivere, viaggiare, leggere, informarsi, parlare con molte persone, andare ovunque, e il tutto poi sarà raccontato il radio.
In cosa credete?
Una bella domanda molto dispersiva, ma credo in me stesso vale? Comunque si. In me stesso.
Come si vede fra dieci anni?
Mi sono da sempre definito una persona molto sicura e positiva, con un bel futuro, quindi si, mi vedo realizzato e di aver raggiunto quegli obiettivi che mi sono prefissato 10 anni indietro, ricordate che non si finisce mai di raggiungere una meta, si va sempre avanti! Se vi fermate vuol dire che non avete raggiunto ancora nulla.
Il tuo mestiere ti ha reso felice?
Felice un diminutivo in questo caso, mi ha reso la persona più allegra al mondo, e confermo il detto in cui quando fai il lavoro che ami sembra che le ore passino in fretta, ed vero! Amo il mio lavoro, amo essere alla radio, amo intrattenere, amo raccontare, amo suscitare interesse, amo tutto questo.
Il tuo mestiere ha reso felice altre persone?
L’importante essere felici e rendere felici prima di tutto s stessi poi che gli altri lo siano insieme a te che ben venga. Ma innanzitutto la mia famiglia molto felice in tutto ci che faccio, e sono contento di questo
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