Un debutto da «disco d’oro» per Universal Music Group: la major americana scorporata dal gruppo francese Vivendi del finanziere bretone Vincent Bollorè vola oltre il 30% al suo esordio alla Borsa di Amsterdam. A fronte di un prezzo di collocamento fissato in 18,5 euro, le quotazioni hanno segnato un prezzo di apertura di 25,25 euro con un rialzo del 35% circa per poi toccare anche un massimo a 26,45 euro. La capitalizzazione è di 45,5 miliardi di euro.
Insieme a Warner Music Group e Sony Music, Umg è una delle tre più grandi etichette discografiche nell’industria musicale globale. Il gruppo possiede i famosi studi di Abbey Road di Londra, che hanno ospitato i Beatles e Lady Gaga, così come Kanye West e Amy Winehouse, EMI Records (Justin Bieber, Keith Richards, Metallica) e Capitol Records (Katy Perry, Paul McCartney). Ha anche acquisito i diritti dell’intero catalogo di canzoni di Bob Dylan nel 2020, una delle operazioni più importanti nella storia della musica. Dal 2022 la società diventerà anche proprietaria dell’intero catalogo di musica registrata della band americana degli Aerosmith.
I successi
Grazie al boom dello streaming e delle offerte di abbonamenti illimitati, UMG era diventata la controllata più redditizia del colosso francese dei media, con 7,4 miliardi di euro di vendite nel 2020, cioè il 46% delle entrate del gruppo. Vivendi assegnerà ai suoi azionisti il 60% del capitale di Umg, dopo aver ceduto il 20% ai cinesi di Tencent, mentre c’è già un accordo per venderne fino al 10% al finanziere americano Bill Ackman. Bollorè avvierà il passaggio della società ai figli l’anno prossimo.